Ciao a tutte.
Si parla tanto negli ultimi anni di cercare di salvaguardare il nostro pianeta, sempre più soggetto a modifiche climatiche per via del riscaldamento globale.
Ci chiedono così di risparmiare sui consumi di acqua ed anergia e di evitare lo spreco alimentare.
A “Che tempo che fa”, la trasmissione in onda la domenica su RAI 3, durante l’intervista all’artista Michelangelo Pistoletto ho visto la foto della Venere degli stracci che mi ha dato l’idea.
Anche disfarsi di vecchi maglioni, sciarpe, guanti , berrettini e scarpette costituisce uno spreco e riempie le nostre discariche di rifiuti.
Già ai tempi delle mie nonne, quando c’era la guerra e anche dopo, l’abitudine era quella di non buttare via niente. Ciò che non andava più bene, perché diventato piccolo o perché usurato dal tempo, veniva diligentemente sfilato e riutilizzato per realizzare altro. Ricordo ancora mia nonna e mia mamma che, con l’aiuto di una pezzuola bagnata, sfilavano i miei maglioncini di bambina per poter riutilizzare la lana in altro modo.
Sì, ma cosa si può fare con della lana sfilata?
Ecco, le nostre nonne con la lana sfilata realizzavano mattonelline granny per plaid colorati o addirittura coperte, oppure creavano dei tappeti col cotone e stracci vecchi tagliati.
Allora ho avuto questa idea per il riciclo: Lo sfilo creativo.
Posso lavorare la vostra lana sfilando gli indumenti non più utilizzabili. Mandateli a me i vostri vecchi maglioni ed io realizzerò gratis per voi un plaid o una coperta (dipende dalla quantità di lana che mi invierete).
Anzichè le classiche mattonelline granny all’uncinetto, realizzerò ai ferri questa coperta :Home sweet home(che trovate anche nello shop)
Vi piace l’idea?
Scrivetemi a info@rik-amo.it e così vi spiego cosa fare.
Vi è piaciuto l’articolo?
Mandatemi le vostre osservazioni, saranno come sempre gradite.